lunedì 25 aprile 2016

L'antico volto di Cristo a Roma/1

Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro
Qui la seconda parte

Non esiste alcuna descrizione del Cristo nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli.
L’idea che si aveva del Suo aspetto fisico fu, perciò, dedotta in vario modo.
Alcuni Padri della Chiesa (Clemente Alessandrino e Tertulliano) erano convinti che il Cristo fosse brutto e d’apparenza meschina. Essi trassero la loro convinzione dall’esegesi letterale d’un passo del profeta Isaia (53, 2):
“E noi lo vedemmo ed Egli non aveva né faccia né forma né bellezza”.
In tal modo essi ponevano in assoluto risalto la purissima spiritualità di Gesù: la perfezione dell’anima, insomma, avrebbe operato a detrimento della bellezza esteriore.
Solo negli scritti più tardi (come nell’apocrifo Atti di Andrea e Mattia) apparirà un Cristo di piacevole o bell’aspetto.
La fede popolare, tuttavia, era estranea alle elaborazioni filosofiche o letterarie.
Le fonti dei primi cristiani occidentali, e romani in particolare, erano i Vangeli.
E nei Vangeli, come detto, mancavano descrizioni fisiche dirette; le raffigurazioni pittoriche o musive, quindi, furono simboliche; e, stilisticamente, come vedremo, attingevano alla tradizione classica e pagana.
I primi artisti cristiani (III-IV secolo d. C.) dipinsero così un Cristo imberbe, giovane, umanissimo, spesso fermato nelle vesti del Buon Pastore. La figura del Buon Pastore si ritrova nel celebre passo del Vangelo di Giovanni (10, 11-16), evocata per bocca dello stesso Gesù:

"Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore".

 1

 2

 3

 4

5

1. Catacombe di Callisto Il Buon Pastore
2. Catacombe di Domitilla Il Buon Pastore
3. Catacombe di Pretestato Il Buon Pastore
4. Catacombe di Priscilla Il Buon Pastore
5. Catacombe dei Giordani Resurrezione di Lazzaro/Il Buon Pastore


Anche nella scultura si conferma tale icona d’un Cristo giovane, sbarbato.
Nel capolavoro del III secolo ai Musei Vaticani:

 6

7

6-7. Musei Vaticani Buon Pastore

o nel sarcofago del prefetto Giunio Basso, risalente al 359 d. C. circa, anno della sua morte. Il bassorilievo è diviso in dieci scene, cinque superiori e cinque inferiori. In quelle superiori (la terza e quarta da sinistra e destra) vediamo Cristo in trono fra  Pietro e Paolo, e la cattura sul Monte degli Olivi; in quelle inferiori (la centrale) l’entrata di Cristo a Gerusalemme.

8

8. Musei Vaticani Sarcofago di Giunio Basso 359 circa

o sul sarcofago della Via Salaria:

9
o di San Sebastiano:

9bis

9bis. Sarcofago di San Sebastiano Moltiplicazione dei pani e dei pesci

Ma è nelle catacombe, dove una fede giovane e sorgiva poteva fare a meno della mediazione filosofica o patristica, che si ritrovano testimonianze simili:

 10

 11

 12

 13

 14

15

 15bis

16

10. Catacombe dei Giordani busto di Cristo
11. Catacombe di Domitilla Cristo fra gli Apostoli cripta di Ampliato
12. Catacombe dei Santi Gordiano ed Epimaco Resurrezione di Lazzaro
13. Ipogeo di Via Dino Compagni Cristo con la Samaritana al pozzo
14. Ipogeo di Via Dino Compagni Cristo Resurrezione di Lazzaro
15. Catacombe di Marcellino e Pietro Cristo e l'emorroissa
15 bis. Catacombe di Callisto Cunicolo dei Sacramenti Cristo fra sei Apostoli
16. Catacombe di Callisto Battesimo di Cristo

Commovente l'ultima immagine, a cui l’evanescenza delle figure di Gesù e del Battista conferisce un fascino insondabile.

Altrove Gesù è effigiato come Orfeo, il cantore dell’antica Tracia che, col suono della propria cetra, ammansiva la natura più selvaggia; in ossequio alle parole di Clemente Alessandrino: “Cristo ha convertito in uomini le pietre e le bestie”:


17. Catacombe di Marcellino e Pietro Cristo Orfeo

Nessun commento:

Posta un commento